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Venerdì 11 Dicembre 2009
Agricoltura/ Cdm vara Codice, Zaia: Giornata storica
Agricoltura/ Cdm vara Codice, Zaia: Giornata storica Ok preliminare, ora confronto poi via libera definitivo
Roma, 11 dic. (Apcom) - Via libera del Consiglio dei Ministri a due provvedimenti in materia di agricoltura: il codice agricolo, che riordina tutta la normativa di settore; e la riforma della legge sul comparto vinicolo. Due provvedimenti che "casualmente arrivano insieme", ma che sono entrambi "frutto di profonda analisi e lavoro di condivisione".Il Codice agricolo, spiega il ministro Luca Zaia in conferenza stampa, rappresenta "un'occasione unica di organizzare e riordinare tutta la produzione di leggi in agricoltura". Il risultato finale "sarà la realizzazione di un vademecum tascabile che permetterà a ognuna delle 1 milione 700 mila partite Iva del settore di avere in tasca tutta la produzione normativa in materia di agricoltura: dalla marcia su Roma del '22 fino alla legge di orientamento agricolo del 2001". Il risultato è un codice di "155 articoli e 6 Titoli" che "non solo riordina tutto il settore ma che anche sfoltisce la normativa, perchè ci siamo avvalsi del 'taglialeggi'". Per Zaia "è una giornata storica", anche se al via libera definitiva manca ancora "un mese, un mese e mezzo". Dopo che oggi il Cdm ha dato il via libera al testo ufficiale, ora serviranno infatti i passaggi in Consiglio di Stato, Conferenza unificata, commissioni parlamentari, oltre ad un "ulteriore confronto" con le associazioni di categoria: solo dopo questo iter ci sarà l'approvazione definitiva in Cdm e "immagino che per febbraio tutti gli agricoltori avranno questo vademecum".L'altro provvedimento riguarda il riordino del comparto vinicolo: "Viene modificata la legge 154, che necessariamente va cambiata per recepire le decisioni Ue", spiega ancora Zaia. CHe sottolinea il punto principale, la "terzialità dei controlli: non saranno più i consorzi di tutela a vigilare sul rispetto delle procedure" dei protocolli delle varie denominazioni d'origine, ma "enti terzi che sono già costituiti o in via di costituzione".
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