Acqua/ Ancora troppi buchi nella rete, dispersione media al 65%

Acqua/ Ancora troppi buchi nella rete, dispersione media al 65% Maggiore al Sud: in Puglia, Sardegna, Molise e Abruzzo

Roma, 10 dic. (Apcom) - La rete italiana fa acqua da tutte le parti. E' il caso di dirlo. Troppo alto ancora il livello di dispersione media totale che nel 2008 è del 65%. Ovvero: per ogni 100 litri di acqua erogata si preleva una quantità di 165 litri. E' quanto emerge dai dati Istat, che tuttavia rilevano un lieve miglioramento della dispersione media rispetto al 67% del 2005 e al 68% del 1999. Queste dispersioni, spiega l'Istituto, sono dovute, da un lato, alla necessità di garantire una continuità di afflusso alle condutture e alle adduzioni di acqua all'ingrosso concesse a imprese industriali (in genere alimentari) e, dall'altro, a prelievi non autorizzati (ad esempio, a fini agricoli), a perdite delle condotte o a una mancata regolazione del prelievo al variare periodico delle necessità.Le maggiori dispersioni totali di acqua si registrano nelle regioni del Sud, dove per erogare 100 litri di acqua se ne prelevano quasi altri 100 litri, ma anche in Valle d'Aosta, nella provincia di Trento e in Sardegna, dove i prelievi aggiuntivi sono pari, rispettivamente, a 158, 109 e 104 litri.Per quanto riguarda le dispersioni di rete di acqua potabile, nel 2008, rileva l'Istat, si registra a livello nazionale una perdita del 47%, dovuta, anche in questo caso, alle necessità di garantire una continuità di afflusso nelle condutture, ma anche alle effettive perdite delle condutture e alla mancata regolazione dell'immissione in rete al variare delle necessità stagionali.Le maggiori dispersioni di rete sono in Puglia, Sardegna, Molise e Abruzzo dove, per ogni 100 litri di acqua erogata, se ne immettono in rete circa 80 litri in più; quelle minori si riscontrano invece in Lombardia e nelle due province autonome del Trentino Alto-Adige (l'eccesso di immissione in rete è inferiore ai 30 litri per ogni 100 litri erogati).

© RIPRODUZIONE RISERVATA