(ANSA) - TEL AVIV, 13 APR - "Ora abbiate pazienza: devoriposarmi un po', stasera c'è un concerto importante". ZubinMehta saluta i giornalisti e lascia la conferenza stampa senzaricordare che quell'appuntamento, il terzo in pochi giorni, è inonore dei suoi 80 anni. Gli stessi dell'Israel PhilharmonicOrchestra (diretta nel 1936 per il suo concerto inaugurale daArturo Toscanini) di cui dal 1981 è Direttore musicale a vita. "Israele - sottolinea - è la mia seconda patria, la mia casae la mia famiglia adottiva". "Sono arrivato qui nel 1969, poi mihanno richiamato e non mi sono più mosso. L'importante nellavita è essere richiamati, altrimenti i legami si spezzano". Nelmezzo, naturalmente, il podio e la direzione delle orchestre piùprestigiose del mondo con l'Italia nella bacchetta e anche nelcuore. "Non mi sarei mai sognato di essere qui quando hocominciato", risponde. "La musica - continua - è la mia interavita e tocca ai genitori e agli insegnanti capire il talento cheè un dono divino e incoraggiarlo".
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