(ANSA) - BERGAMO, 13 MAG - Yara Gambirasio non morì nellefasi immediatamente successive all'aggressione ma ore dopo,anche se stabilire la durata della sua agonia non è statopossibile. La tredicenne, ha ricordato il pm di Bergamo, LetiziaRuggeri, morì per una concausa delle lesioni subite e per ilfreddo. "Avrà provato paura e dolore", ha aggiunto il magistratoche sta ricostruendo tutti i passaggi dell'indagine: dallascomparsa al ritrovamento del corpo tre mesi dopo. Sulla tredicenne, incapace di difendersi perché tramortitacon un corpo contundente, furono inferte delle ferite nonmortali e che sembra avessero lo scopo di infierire su di lei.Il magistrato lo ha ricordato per spiegare perché a Bossetti ècontestata anche l'aggravante delle sevizie e crudeltà. All'inizio dell'inchiesta, "ci spaccammo la testa"."Ipotizzammo di tutto, dallo scambio di persona al rapimento -ha detto - e fummo costretti ad andare a vedere il vissuto diquesta ragazza. Emerse che era una ragazza normalissima, senzaalcun segreto".
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