BRUXELLES - "L'Indicazione geografica 'Aceto Balsamico di Modena Igp' non è solo tutelata nel suo complesso, ma anche contro ogni possibile evocazione che possa indurre in errore i consumatori europei. Insomma, non ci può essere un aceto balsamico 'made in Germany', o in qualunque altro Paese Ue che voglia usurpare la nostra eccellenza italiana". È lo stesso commissario europeo all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski - sollecitato con una lettera da Paolo De Castro, coordinatore S&Dalla commissione Agricoltura del Parlamento europeo -, a fare chiarezza sulla questione, rispondendo alla richiesta di interpretazione della sentenza di dicembre scorso della Corte di giustizia europea, che definiva generico il termine 'balsamico'.
"Così - spiega in una nota l'eurodeputato PD - dopo settimane di lavoro e di colloqui informali, in stretta collaborazione con il Consorzio di tutela, possiamo inviare un segnale rassicurante ai nostri produttori, e a tutta la filiera delle eccellenze agroalimentari: questo chiarimento elimina tutte le ambiguità sui tentativi di evocazione delle Indicazioni geografiche". "Ora possiamo dire - prosegue De Castro - che la sentenza della Corte sull'Aceto Balsamico di Modena si riferisce unicamente alla domanda dei giudici tedeschi sulla genericità del termine balsamico, senza fare riferimento alla nostra eccellenza, i cui componenti figurativi e verbali rimangono protetti dalla normativa Ue contro le evocazioni del 2012". Inoltre, "come scrive Wojciechowski, la valutazione dei casi specifici di prodotti che evocano l'Aceto balsamico di Modena Igp, rientra nella competenza dei giudici nazionali che possono presentare, se necessario, una domanda di pronuncia pregiudiziale alla Corte europea". "Insomma - conclude De Castro -, siamo riusciti a rafforzare le tutele per un comparto di grande tradizione, crea migliaia di posti di lavoro, con un valore di oltre un miliardo di euro".
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