Ungheria: presidenza Ue chiede opinione su voto Pe

Fonti europee spiegano che si è chiesto se le astensioni debbano essere conteggiate come voto contrario. Budapest aveva da subito insistito sull'invalidità del voto perché, sostengono, "non c'era la maggioranza necessaria, cioè due terzi".

BRUXELLES - La presidenza di turno austriaca dell'Ue, nel fine settimana, ha inviato una richiesta ai servizi legali del Consiglio, per avere un'opinione sulla validità del voto al Pe, con cui è stata attivata la procedura di infrazione sullo stato di diritto per l'Ungheria (art.7). In particolare si è chiesto se le astensioni debbano essere conteggiate come voto contrario. Lo si apprende da fonti europee. Budapest aveva fin da subito insistito sull'invalidità del voto perché, sostengono: "non c'era la maggioranza necessaria, cioè due terzi".

 

Secondo quanto spiegato, la richiesta di opinione è stata avanzata su iniziativa del vice cancelliere austriaco Heinz-Christian Strache, leader del partito di estrema destra Fpoe. Sebbene un punto sull'Ungheria, al consiglio Affari generali che si riunisce domani non sia previsto - anche perché il Consiglio europeo non ha ancora ricevuto la lettera con cui l'Eurocamera attiva formalmente la procedura dell'art.7 - si ritiene altamente probabile che la questione venga sollevata durante i lavori.

 

 

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