BRUXELLES - "Il primo mese dopo le elezioni europee ha dimostrato che se non prendi parte al gioco europeo, non sei nel gioco, non stai giocando". Così il presidente del Parlamento europeo David Sassoli in un'intervista a Politico.eu dove mette in guardia le forze euroscettiche a mettere da parte i loro calcoli interni nazionali e svolgere un ruolo costruttivo se vogliono essere coinvolti nel processo decisionale dell'Ue. "Se i nostri governi e i nostri paesi non vogliono essere emarginati, devono rimanere all'interno della partita europea", ha precisato prendendo in prestito poi un'analogia del linguaggio del calcio: "In Europa, giochiamo in Champions League, piuttosto che nelle partite nazionali".
Sassoli nella sua intervista ha poi parlato della neo presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, "che ha ascoltato molto il Parlamento", definendo ciò "una buona cosa", sottolineando poi che molte delle idee che von der Leyen ha proposto provengono dalle piattaforme politiche dei quattro principali gruppi pro-Ue in Parlamento.
Sassoli ha poi proposto per l'Ue un nuovo "patto politico" con altre istituzioni per migliorare il processo degli Spitzenkandidat, creare liste transnazionali di candidati per le future elezioni del Parlamento europeo e rafforzare il potere di iniziativa legislativa del Parlamento.
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