BRUXELLES - La fine dello stato di emergenza in Turchia è un "passo positivo". Lo afferma in una nota il portavoce del servizio di azione esterna dell'Ue precisando però che "l'adozione di nuove misure legislative che conferiscono poteri straordinari alle autorità e che mantengono diversi elementi restrittivi dello stato di emergenza potrebbero indebolire gli effetti positivi dello stop" allo stato di emergenza. L'Ue riafferma le sue "aspettative che la Turchia attui le raccomandazioni chiave del Consiglio d'Europa, della Commissione di Venezia e di altre istituzioni competenti e rispetti la separazione dei poteri tra esecutivo e potere giudiziario".
Il portavoce del servizio di azione esterna dell'Ue ha espresso anche l'auspicio che "la Turchia inverta tutte le misure che continuano ad avere un impatto negativo sullo stato di diritto, l'indipendenza del sistema giudiziario e le libertà fondamentali che sono al centro di qualsiasi stato democratico". Ed in questo contesto l'Ue cita "la libertà di espressione, la libertà di associazione e i diritti procedurali". E "ci aspettiamo che le deroghe della Turchia ai suoi obblighi ai sensi della Convenzione europea per i diritti umani cessino con la revoca dello stato di emergenza". Il portavoce precisa infine che "i miglioramenti concreti e duraturi nel settore dello stato di diritto e delle libertà fondamentali rimangono essenziali per le prospettive delle relazioni Ue-Turchia.
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