(ANSA) - ROMA, 14 LUG - Mauro Pagani torna al primo amore,scrivere e cantare canzoni. Dopo 13 anni in cui ha compostocolonne sonore, diretto festival, scritto un romanzo, prodottoalbum di colleghi, arriva The big man: un brano post funk ininglese, una denuncia, un invito alla presa di coscienza suinuovi totalitarismi. Il brano è ispirato a Donald Trump: sue molte parole -estratte dai comizi - del testo: "We gotta be tough, we gotta bestrong, no fear no pity no mercy for our enemies, stay with me,we'll win, 'cause in the end everybody loves me" (Dobbiamoessere tosti, dobbiamo essere forti, nessuna paura, nessunapietà, nessuna misericordia per i nostri nemici, state con me,vinceremo, perché alla fine tutti mi amano). "Ci ho scherzatosopra, ma credo ci sia poco da ridere. Questo proliferare dinuovi dittatorelli o aspiranti tali ricorda tempi oscuri, inrealtà assai poco lontani, il cui orribile odore arriva ancorafino a noi". The big man, in radio dal 15/7, anticipa il nuovo album diPagani in uscita in autunno.
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