FIRENZE - Per rispondere alle sfide che i cittadini europei chiedono "servono innanzitutto mutamenti profondi a cominciare dal bilancio dell'Unione che deve riflettere queste priorità. La proposta di bilancio presentata dalla Commissione europea è un buon punto di partenza ma non è ancora sufficiente" e "il livello complessivo di risorse va aumentato". Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani in un videomessaggio inviato a un incontro oggi a Firenze su 'Quale futuro per la politica di coesione dopo il 2020?'. Servono più risorse, ha aggiunto Tajani, "soprattutto per garantire una politica agricola solida e moderna e una politica di coesione sociale efficace che non lasci indietro nessuno".
"La politica di coesione va sostenuta perché porta vantaggi concreti in tutta l'Europa, anche a casa nostra - ha detto ancora -. Il Parlamento che presiedo si impegnerà affinché vengano stanziate le risorse necessarie per rispondere alle vostre attese".
"L'Europa sta vivendo un momento storico molto complesso, gli egoismi nazionali risorgono con prepotenza, e ritorna l'istinto di chiudersi dentro le proprie frontiere" ma "nessuno dei nostri paesi da solo è in grado di gestire i flussi migratori, lottare contro il terrorismo, gestire le tensioni commerciali con gli Usa. Solo un'Europa più forte può promuovere i nostri valori e tutelare i nostri interessi nel mondo", ha continuato il presidente del Parlamento europeo. Per Tajani, i cittadini chiedono "un'Unione diversa, più efficace, vicina alle loro esigenze, un'Europa politica insomma. Dobbiamo trovare noi gli strumenti per costruirla". "Siamo in mezzo al guado e non possiamo rischiare la prossima piena - ha concluso - visto che quella precedente ha quasi spazzato via 70 anni di costruzione europea. Se sprecassimo questa opportunità non potremmo perdonarcelo e voi" cittadini "non ce lo perdonereste".
© RIPRODUZIONE RISERVATA