Stoltenberg, l'Ucraina vicina alla Nato mai come ora

VILNIUS - I leader hanno concordato che "estenderanno all'Ucraina l'invito ad entrare nell'Alleanza quando gli alleati saranno d'accordo e le condizioni saranno soddisfatte". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine del primo giorno del vertice di Vilnius. "È un chiaro percorso d'ingresso per Kiev: si tratta di un pacchetto che insieme al Consiglio Nato-Ucraina e al sostegno pluriennale dà un messaggio forte, positivo e unito per l'Ucraina", ha aggiunto Stoltenberg.

"Non c'è una timeline per il processo d'ingresso nella Nato, si basa sul raggiungimento delle condizioni, è sempre stato così", ha aggiunto. "È il messaggio più forte che abbiamo mai mandato all'Ucraina e nel comunicato sosteniamo che l'Ucraina è andata oltre la necessità di avere una road map", ha notato commentando il tweet di Zelensky e aggiungendo che "le condizioni sono precisate nell'articolo 10 del Patto Atlantico e sono gli alleati a dover giudicare se sono rispettate o no".

I leader hanno riaffermato l'impegno "assunto al vertice di Bucarest del 2008 sul fatto che l'Ucraina diventerà membro della Nato", si legge nel paragrafo 11. "Oggi riconosciamo che il percorso dell'Ucraina verso la piena integrazione euro-atlantica è andato oltre la necessità del piano d'azione per l'adesione", si legge nel testo.

"L'Ucraina è diventata sempre più interoperabile e politicamente integrata con l'Alleanza, e ha compiuto progressi sostanziali nel suo percorso di riforma", continua la dichiarazione.

In linea con la Carta del 1997 su un partenariato distintivo tra la Nato e l'Ucraina e il Complemento del 2009, gli alleati continueranno a sostenere e rivedere i progressi dell'Ucraina in materia di interoperabilità, nonché le ulteriori riforme del settore democratico e della sicurezza necessarie. I ministri degli Esteri della Nato, si legge, "valuteranno regolarmente i progressi attraverso il programma nazionale annuale adattato". L'Alleanza "sosterrà l'Ucraina nel compiere queste riforme nel suo cammino verso la futura adesione: saremo in grado di estendere un invito all'Ucraina ad aderire all'Alleanza quando gli alleati saranno d'accordo e le condizioni saranno soddisfatte".

"La decisione di far entrare l'Ucraina nella Nato di fatto c'è, il punto è quando. Non certamente durante la guerra per i rischi di escalation: abbiamo tutti pensato di far aderire Kiev dopo la fine della guerra. Stiamo aiutando Kiev a difendere la propria indipendenza, il proprio territorio. La pace non può prescindere dal fatto che i soldati russi lascino l'Ucraina. Sulla fine della guerra, è difficile capire che cosa intenda fare Mosca. Noi vogliamo che gli ucraini riescano a riconquistare parti importanti del loro territorio". Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl in diretta da Vilnius.

"Passi in avanti importanti per il futuro accesso dell'Ucraina nella Nato. È stato snellito il percorso di adesione, pur ribadendo che l'Ucraina entrerà nella Nato quando le condizioni lo permetteranno". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del vertice Nato a Vilnius.

"Credo che quando il Parlamento aprirà", in ottobre dopo la pausa estiva, "questo accordo sarà quello a cui il presidente dell'Assemblea darà priorità tra gli altri accordi a livello internazionale", ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza stampa presso il vertice dell'Alleanza Atlantica di Vilnius a proposito della ratifica dei protocolli di adesione alla Nato della Svezia da parte del Parlamento turco. Lo rende noto la direzione delle comunicazioni del presidente turco.

Il presidente turco si è detto inoltre "più fiducioso che mai" rispetto alla questione dei 40 caccia F-16 che Ankara dal 2021 cerca di acquistare da Washington, anche se finora è mancato il via libera da parte degli Usa. Lo rende noto Anadolu citando una conferenza stampa del presidente turco durante il vertice Nato di Vilnius.

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