(ANSA) - ROMA, 13 MAR - "Dopo le stragi di Roma e Milano nel'93 progettammo dei sequestri di persona per finanziare lanostra attività: avevamo già scelto obiettivi e nascondigli.Dovevamo rapire il nipote di un imprenditore che aveva unafabbrica di argenteria a Brancaccio e il proprietario delGiornale di Sicilia Ardizzone". Lo ha detto, deponendo alprocesso sulla trattativa Stato-mafia, il pentito GaspareSpatuzza aggiungendo: ''Graviano con una battuta mi disse:'affidiamo i sequestrati ai latitanti'''.
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