BRUXELLES - Nella trattativa sul nuovo Patto di stabilità Ue si fa meno stringente l'ipotesi sui tempi per la riduzione minima del debito prevista per i Paesi che sforano il 60% del Pil. È quanto emerge dall'ultima versione del documento di lavoro preparato dalla presidenza spagnola dell'Ue nel corso del Consiglio di Economia e Finanza che si è tenuto a Bruxelles. La svolta è stata ottenuta su proposta danese, che prevede come salvaguardia il calo del debito nei 4 anni dopo il periodo di aggiustamento (4 anni estendibili a 7 che diventano 8 estendibili a 11). I tedeschi chiedevano che il calo avvenisse già nell'ultimo anno, mentre l'iniziale bozza spagnola arrivava a 14 anni (17 in caso di estensione).
La ministra spagnola Nadia Calviño, che rappresenta il Paese che detiene la presidenza di turno del Consiglio Ue, ha escluso che ci siano dei Paesi che nell'attuale trattativa sul Patto di stabilità preferirebbero un ritorno alle vecchie regole nonostante le ipotesi di ulteriori salvaguardie sul deficit. "Non ho sentito queste osservazioni da parte di alcuno Stato negli scambi molto intensi che abbiamo avuto nelle ultime settimane", ha detto nella conferenza stampa al termine dell'Ecofin. "Quello che abbiamo sentito oggi è un impegno molto forte ad adottare le nuove regole e un appello da parte di tutte le istituzioni" a trovare un accordo.
Nella riforma del Patto di Stabilità l'Italia non teme questa possibilità. Fonti del Ministero confermano che "Roma non teme" l'idea che vengano inserite delle salvaguardie per il calo medio annuo del debito, purché siano su valori sostenibili e credibili.
Sulla riforma del Patto di stabilità "è giunto il momento di arrivare a una proposta legislativa: la presidenza spagnola ha presentato un testo di compromesso che include i contributi di tutti i Paesi membri degli ultimi mesi in modo di poter gettare le fondamenta di un nuovo quadro che possa dare stabilità e fiducia ai mercati e alla popolazione europea", ha aggiunto la ministra spagnola. "La presidenza condividerà e presenterà nei prossimi giorni un progetto di testo giuridico in modo da poter concludere questo orientamento generale nella riunione dell'Ecofin di dicembre" e per "poter conseguire questo obiettivo probabilmente sarà organizzato un Ecofin straordinario a novembre".
Un accordo sulla revisione della governance economica europea "secondo noi è fondamentale per poter mandare un messaggio di stabilità ai mercati", ha detto il vicepresidente della Banca centrale europea Luis De Guindos intervenendo nella sessione pubblica dell'Ecofin. "Accogliamo con favore i progressi realizzati per giungere al compromesso su questo fascicolo così rilevante, ha spiegato. Il numero due della Bce ritiene necessario arrivare alla fine" dei lavori e "trovare un compromesso" restando concentrati "sugli obiettivi principali della riforma" con "un quadro credibile che offra sostenibilità di bilancio con norme di bilancio credibili e che permette ulteriori riforme e investimenti".
Il ministro tedesco Christian Lindner si è detto "più ottimista che si possa raggiungere un accordo quest'anno" sulla riforma. "Il carattere delle proposte di cui stiamo discutendo è cambiato" ha spiegato Lindner prima che la riunione iniziasse. "Ora è generalmente riconosciuto che abbiamo bisogno di una linea di sicurezza per ridurre il debito nazionale e che sui deficit di bilancio annuali occorre avere alcune considerazioni specifiche: queste erano due preoccupazioni importanti per noi", ha sottolineato davanti ai giornalisti.
Rispetto al documento della presidenza spagnola dell'Ue sulla 'landing zone', ha sottolineato il ministro tedesco, "possono esserci dei progressi sostanziali per quanto riguarda i diversi elementi". "C'è ancora molto lavoro da fare perché, anche se gli effetti degli strumenti sono stati riconosciuti, ora è ovviamente una questione di loro calibrazione, ora è una questione di come gli strumenti vengono effettivamente supportati con numeri e requisiti, è una questione di livello di ambizione". "Il mio ottimismo è cresciuto riguardo al fatto che quest'anno riusciremo a raggiungere un accordo politico: se saremo in grado di trasferire un testo giuridico è ovviamente ancora una questione aperta", ha sottolineato.
Nel testo di lavoro della presidenza spagnola dell'Ue, con cui Madrid punta a creare una 'landing zone' per l'accordo, si indica un nuovo punto sugli investimenti come "soluzione transitoria", con una parziale riformulazione che aggiunge appunto il cofinanziamento nazionale dei fondi Ue. "Gli impegni dei Piani di ripresa e resilienza saranno considerati sufficienti a soddisfare le condizioni della proroga nella prima tornata di piani fiscali-strutturali a medio termine" si legge in un documento di lavoro predisposto dalla presidenza del Consiglio Ue. "I progetti relativi ai prestiti del Fondo per la ripresa e la resilienza nel 2025 e nel 2026, nonché il cofinanziamento nazionale dei fondi Ue, saranno presi in considerazione ogni volta che uno Stato membro richiede un'eccezione alla salvaguardia del non-backloading, a condizione che ciò non metta a repentaglio la sostenibilità fiscale nel medio termine". Il principio del 'non-backloading' del nuovo Patto dovrebbe portare ad aggiustamenti dei conti lineari e per evitare che eventuali rinvii compromettano gli obiettivi di consolidamento. I
l testo non sblocca la trattativa, ma si continua a lavorare. Ma aumenta ora il focus sugli investimenti con questa sorta di eccezione degli investimenti legati al cofinanziamento nazionale dei fondi Ue.
Nelle trattative tra Francia e Germania sulla riforma del Patto di stabilità "stiamo lavorando", il "mood è eccellente" e "stiamo andando verso la giusta direzione", ha affermato Bruno Le Maire nel suo intervento davanti ai giornalisti a margine della riunione. "Il mood è molto positivo e costruttivo, non c'è una scadenza", nel negoziato attuale: "il termine per trovare un accordo è la fine del 2023". Il francese ha declinato così la richiesta di commentare le ipotesi sul tavolo sui valori di riduzione di debito e deficit.
"Stiamo lavorando a stretto contatto con la Germania per cercare di trovare un accordo franco-tedesco: il ministro Lindner è stato a Parigi all'inizio della settimana, abbiamo avuto discussioni approfondite, i nostri team tecnici continuano a lavorare a stretto contatto e nei prossimi giorni andrò a Berlino per cercare di progredire su un accordo franco-tedesco su questi nuovi regole del Patto di stabilità e crescita". L'obiettivo "deve essere quello di trovare il giusto equilibrio tra stabilità finanziaria, essenziale per il 27 Stati membri, e investimenti altrettanto essenziali affinché l'Europa rimanga una grande potenza economica nel XXI secolo, con investimenti nella decarbonizzazione della nostra economia e investimenti nella difesa in un momento in cui purtroppo la guerra è tornata sul suolo europeo", ha spiegato.
Il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni si è appellato alle difficili prospettive economiche dell'Ue. "Raggiungere un accordo sulle regole fiscali è essenziale per quello che viene chiamato atterraggio morbido, ma anche per dare certezza ai mercati finanziari e perché nella prospettiva dell'economia europea abbiamo bisogno di stabilità sul debito pubblico e della possibilità di sostenere la crescita e gli investimenti", ha affermato davanti ai giornalisti.
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