Pronto l'accordo al vertice Ue sui top jobs

LUSSEMBURGO - Il "pacchetto" von der Leyen alla Commissione, Costa al Consiglio europeo e Kallas come Alto rappresentante, "è stabile" e "non ci sono altri nomi" in vista dell'accordo atteso al prossimo vertice Ue di giovedì e venerdì. Lo sottolineano varie fonti diplomatiche a margine del Consiglio Affari Generali in corso in Lussemburgo.

L'accordo, spiegano fonti diplomatiche europee, è arrivato dopo una videocall tra i sei negoziatori per i top jobs Ue: Donald Tusk e Kyriakos Mitsotakis per il Partito popolare europeo, Pedro Sanchez e Olaf Scholz per i Socialisti, Emmanuel Macron e Mark Rutte per i Liberali. Nel corso della riunione, tenutasi in tarda mattinata, i sei leader hanno confermato il sostegno a Ursula von der Leyen, Antonio Costa e Kaja Kallas, "in conformità con i Trattati Ue", spiegano le fonti. L'intesa - viene sottolineato - deve essere ratificata al Consiglio europeo di giovedì e venerdì dai 27 capi di Stato e di governo. Anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, secondo alcune fonti, è stato informato questa mattina dell'intesa di principio sui nuovi vertici Ue concordata tra i Popolari, i Socialisti e i Liberali.

"Nelle trattative sono state affrontate anche questioni di contenuto, è stato concordato, per esempio, di intensificare ulteriormente la lotta contro l'immigrazione illegale", ha scritto l'agenzia tedesca Dpa.

"Il gruppo dei Verdi è pronto a negoziare insieme ai tre principali gruppi pro-democrazia, la paralisi causata dai giochi tattici intorno ai top jobs deve finire", ha detto la co-presidente dei Verdi Ue, Terry Reintke, commentando l'accordo che sarà giovedì e venerdì sul tavolo dei capi di Stato e governo. "È positivo chiudere il capitolo e andare avanti", ha spiegato, incalzando a trovare un "accordo rapido tra i leader dell'Ue al vertice di questa settimana". "I cittadini europei si aspettano soluzioni concrete per i numerosi compiti urgenti, l'Ue deve essere in grado di agire, soprattutto in tempi di guerra in Europa, di attacchi allo Stato di diritto e di incertezza economica", ha concluso.

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