BRUXELLES - Le città e le regioni europee mantengono alta la pressione sui governi nazionali per una maggiore ambizione e determinazione nella lotta ai cambiamenti climatici. A pochi giorni dalla chiusura della COP24 a Katowice (Polonia), dove sono state adottate le linee guida per attuare l'accordo sul clima di Parigi, il Comitato Ue delle Regioni (CdR) esprime soddisfazione per il risultato ottenuto ma reitera la sua richiesta di coinvolgere gli enti locali nella battaglia per mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi.
"Le linee guida adottate alla COP aprono la porta a un azione multilivello rafforzata e a una cooperazione più forte fra autorità nazionali e locali", scrive il CdR in una nota. Le città, infatti, sono responsabili del 70% delle emissioni di gas a effetto serra nel mondo. Il regolamento ('rulebook') varato in Polonia "invita" a prendere in considerazione i risultati dei cosiddetti Dialoghi di Talanoa, lanciati lo scorso anno per favorire il confronto sul clima con i governi territoriali, la società civile e le imprese. Un passaggio su cui si è speso particolarmente il presidente della commissione ambiente del CdR, l'olandese Cor Lamers. "Insieme possiamo massimizzare il potenziale della necessaria transizione verso l'energia pulita - ha dichiarato Lamers - Attraverso iniziative faro come il Patto globale dei sindaci, promosso dal CdR, le autorità locali e regionali continueranno a ottenere risultati e mettere pressione per una maggiore ambizione sul clima".
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