Europa
Martedì 04 Febbraio 2025
Parigi: "Nessuna concessione a Trump, pronti a ritorsione"
"Dobbiamo agire e non solo reagire come europei alle situazioni geopolitiche e alle minacce che sono poste dall'amministrazione americana in termini di aumento di dazi commerciali", ha evidenziato Ferracci, chiedendo "ambizione" da parte dell'Europa anche ...
BRUXELLES - Nessuna concessione a Trump sui dazi, l'Ue deve prepararsi a una "ritorsione". È la posizione di Parigi espressa dai suoi ministri dell'Industria e del Commercio, Marc Ferracci e Laurent Saint-Martin, a margine del Consiglio informale Ue Competitività a Varsavia. "Penso che non dobbiamo entrare in una trattativa facendo delle concessioni, non è l'approccio giusto", ha detto Ferracci, auspicando che l'Ue stabilisca "una posizione comune". "Crediamo nella cooperazione e nel nostro sistema multilaterale, ma non dobbiamo essere ingenui e dobbiamo prepararci al peggio, con ritorsioni, se necessario", ha sottolineato Saint-Martin.
"Dobbiamo agire e non solo reagire come europei alle situazioni geopolitiche e alle minacce che sono poste dall'amministrazione americana in termini di aumento di dazi commerciali", ha evidenziato Ferracci, chiedendo "ambizione" da parte dell'Europa anche nelle misure che saranno contenute nel Clean industrial deal in fase di elaborazione da parte di Bruxelles. L'Ue deve proporre "un'agenda positiva, ma anche essere pronta al peggio", ha ribadito Saint-Martin. "Dobbiamo mostrare al mondo che siamo davvero un'Unione europea unita", con "una strategia comune in termini di industria, in termini di crescita, in termini di sicurezza e in termini di politica commerciale", ha detto. Il ministro del Commercio si è quindi detto a favore di un ampliamento delle partnership commerciali del continente, pur ribadendo la netta contrarietà di Parigi all'attuale versione dell'accordo con il Mercosur concluso a dicembre, ritenendolo dannoso per i suoi agricoltori.
"Ieri si è tenuto a Bruxelles il primo vertice dell'Ue dopo l'insediamento del Presidente Trump, è stato un incontro strano: tutti a Bruxelles vedono arrivare il tornado Trump, ma la maggior parte pensa ancora di poterlo evitare, e non sarà così", si legge in un post su X del premier ungherese Viktor Orban. "In 14 giorni, Donald Trump ha già messo il mondo sottosopra con alcune misure, la follia gender in America è finita, il finanziamento delle organizzazioni globaliste di Soros è finito, l'immigrazione clandestina è finita e anche il sostegno alla guerra russo-ucraina è finito", ha detto ancora. Secondo il premier ungherese "è finito tutto ciò che i burocrati di Bruxelles hanno cercato di imporci negli ultimi anni", si legge.
"Il Presidente Trump difenderà gli interessi americani, anche contro l'Europa: l'Unione Europea ha davanti a sé mesi difficili e i burocrati di Bruxelles avranno vita dura", attacca Orban. "Dobbiamo trovare un accordo, un patto, per preservare le nostre relazioni economiche con gli Stati Uniti e un buon accordo può essere fatto da coloro che non solo si conoscono, ma si rispettano reciprocamente", ha aggiunto il primo ministro, consigliando ai burocrati di Bruxelles "di sdraiarsi" ora che il loro letto è preparato.
Ho lavorato con Donald Trump per anni quando ero primo ministro: se sei debole, ti mangia e se non negozi, ti uccide: abbiamo bisogno che perda appetito per l'Europa", ha detto il ministro degli Esteri lussemburghese, Xavier Bettel. "Penso che sia così che dovremmo trattare con lui: essere forti ma essere uniti, essere chiari sul fatto che 'America first' non significa 'America alone' (sola), perché l'America ha bisogno di un partner". L'ex premier si è detto "sicuro che troveremo soluzioni positive e costruttive" contro i dazi: "con una guerra commerciale i contribuenti americani avranno una crescita dell'inflazione, non penso sia questo l'obiettivo di Trump", ha sottolineato
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