Papa, troppi giovani costretti a migrare

(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 31 DIC - "Non si può parlare difuturo" senza "assumere la responsabilità che abbiamo verso inostri giovani; più che responsabilità, la parola giusta èdebito". Lo ha detto Papa Francesco. Se da una parte c'è unacultura che "idolatra la giovinezza cercando di renderlaeterna", dall'altra "paradossalmente, abbiamo condannato inostri giovani a non avere uno spazio di reale inserimento,perché lentamente li abbiamo emarginati" e costretti "a emigrareo a mendicare occupazioni che non esistono". E il Papa puntal'indice contro chi ha privilegiato la "speculazione" invece di"lavori dignitosi". "Il presepe - ha proseguito Papa Francesco -ci invita a fare nostra" una "logica non centrata sulprivilegio, sulle concessioni, sui favoritismi". "Il presepe ciinvita ad abbandonare la logica delle eccezioni per gli uni edesclusioni per gli altri. Dio viene Egli stesso a rompere lacatena del privilegio che genera sempre esclusione, perinaugurare la carezza della compassione che general'inclusione".

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