Mogherini, annessione della Crimea alla Russia resta ferita aperta

BRUXELLES - "A cinque anni dall'annessione illegale della Repubblica autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli da parte della Federazione russa, l'Ue mantiene il suo fermo impegno a favore della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina" e "ribadisce di non riconoscere e di continuare a condannare tale violazione del diritto internazionale": lo ha dichiarato l'alta rappresentante Ue Federica Mogherini evidenziando come quella della Crimea resti per l'Unione una ferita aperta. "L'Unione europea - si legge in una lunga nota - invita nuovamente gli Stati membri dell'ONU a prendere in considerazione misure di non riconoscimento, in linea con la risoluzione 68/262 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite".

"Le violazioni del diritto internazionale da parte della Russia hanno portato a un pericoloso inasprimento delle tensioni nello stretto di Kerch e nel Mar d'Azov. L'Ue ribadisce l'invito alla Russia a rilasciare senza condizioni e senza indugio i membri dell'equipaggio, le imbarcazioni e le attrezzature ucraini sequestrati illegalmente" lo scorso anno, aggiunge la nota di Mogherini.

"L'Unione europea - prosegue Mogherini - condanna la costruzione del ponte di Kerch senza il consenso dell'Ucraina e si aspetta che la Russia garantisca il passaggio libero e senza restrizioni di tutte le navi attraverso lo stretto di Kerch da e verso il Mar d'Azov, in conformità del diritto internazionale". L'Alto rappresentante ricorda poi che l'Ue "non riconosce e non riconoscerà le elezioni organizzate dalla Federazione russa nella penisola di Crimea" e che, dopo l'annessione da parte della Russia, "la situazione dei diritti umani nella penisola di Crimea è notevolmente peggiorata". Anche "i diritti dei tatari di Crimea sono stati gravemente violati de quindi l'Ue "si aspetta che la Russia "ponga fine alle pressioni" su questa comunità". "Occorre garantire ai tatari di Crimea, agli ucraini e a tutte le comunità etniche e religiose della penisola la possibilità di mantenere e sviluppare la propria cultura, istruzione e identità e le proprie tradizioni del patrimonio culturale", si legge ancora nella nota.

"La Russia deve inoltre adottare misure per migliorare la situazione ambientale, che è notevolmente peggiorata dall'annessione illegale". "L'Ue ribadisce la richiesta di rilascio immediato per Oleh Sentsov, Edem Bekirov, Oleksandr Kolchenko, Mykola Semena, Volodymyr Balukh, Emir-Usein Kuku e tutti coloro che sono detenuti nella penisola di Crimea e sono stati condannati in violazione del diritto internazionale. Giornalisti, difensori dei diritti umani e avvocati dovrebbero essere in grado di operare in modo indipendente e senza indebite interferenze e intimidazioni". E "chiede il pieno rispetto delle norme internazionali in materia di diritti umani nella penisola" ricordando che "occorrono indagini approfondite su tutti i casi pendenti di violazioni e abusi dei diritti umani, come sparizioni forzate, torture e omicidi, violenze, procedimenti giudiziari per motivi politici, discriminazioni e molestie".

Mogherini conclude evidenziando che "l'accesso pieno, libero e senza restrizioni degli attori internazionali nel settore dei diritti umani all'intero territorio dell'Ucraina, comprese la Crimea e Sebastopoli, continua a rivestire importanza fondamentale" e chiedendo "la piena attuazione" della risoluzione 73/263 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, del 22 dicembre 2018, "inclusi gli obblighi della Federazione russa previsti dal diritto umanitario internazionale".

 

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