BRUXELLES - Attivazione immediata dell'aiuto allo stoccaggio dei prodotti alimentari e di tutte le misure anti-crisi previste dalla Politica agricola comune Ue (Pac). Lo chiedono alla Commissione Ue i ministri dell'agricoltura dell'Unione con una dichiarazione congiunta. Nel testo si chiede "una risposta europea forte e coordinata che dimostri a tutti i cittadini il ruolo vitale che gli agricoltori e il settore agroalimentare devono svolgere nella risposta al Covid-19".
I ministri sono tornati a sollecitare interventi sul mercato da parte della Commissione Ue "per tutti i settori vulnerabili", facendo seguito alle richieste già presentate al commissario all'agricoltura Janusz Wojciechowski in teleconferenza il 25 marzo. I ministri, si legge nella dichiarazione, "notano con preoccupazione l'emergere degli impatti della crisi del Covid-19 nel settore agroalimentare, che sono già significativi nel caso di alcuni comparti". Inoltre, continua la dichiarazione, i 27 "ritengono che gli impatti a medio e lungo termine potrebbero essere potenzialmente gravi e di lunga durata per gli agricoltori europei, per l'industria alimentare e per l'economia rurale". Per questo, chiedono l'attivazione piena e da subito degli strumenti anti-crisi previsti dalla Pac, l'ampliamento immediato di tutte le forme di flessibilità già varate dalla Commissione, con contributi agli anticipi degli aiuti "più elevati" e con "date più ravvicinate" per la loro erogazione.
Finora, il florovivaismo è stato il comparto più danneggiato con il 70-80% della produzione andata persa, i prezzi del latte alla stalla sono in discesa da diverse settimane, le produzioni di frutta e verdura sono alle prese con la penuria di manodopera e i produttori di vino, soprattutto a marchio Dop, nei giorni scorsi hanno denunciato le conseguenze "drammatiche" della chiusura dei canali della ristorazione.
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