BRUXELLES - Non dare più i contributi italiani alla UE? "Mi auguro sia una battuta, non può esserci una rincorsa al consenso tra Di Maio e Salvini sulla pelle della credibilità italiana. Bloccare i fondi per il bilancio vuol dire bloccare anche i fondi strutturali per il Sud per l'agricoltura o i prestiti alle imprese". Lo afferma il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, al Messaggero: "Piuttosto nei negoziati in corso sul budget della Commissione bisogna essere duri coi Paesi di Visegrad che non vogliono profughi. Le minacce servono ad avere qualche titolo sui giornali, non risultati concreti".
"Il prezzo dello scontro fra l'Italia e gli altri Paesi europei - aggiunge - lo stanno pagando questi servitori dello Stato imbarcati, lasciati soli a rischiare la salute tra i malati di scabbia. Vogliamo parlare degli italiani? Parliamo dei nostri militari. Chi li tutela?", "vedo molta propaganda, mentre manca una vera azione politica e diplomatica". Rimarca che "la soluzione australiana no way in Europa non è applicabile: l'Italia è stata già condannata in passato. Non si può andare da soli contro tutti, più si strilla e più si resta isolati". "Mi sono battuto per la riforma di Dublino. Fosse stata approvata dagli Stati quella proposta del Parlamento europeo, i migranti della Diciotti sarebbero stati automaticamente ridistribuiti fra i Paesi europei", "Salvini convinca i Paesi di Visegrad a collaborare, sono loro i peggiori nemici della soluzione al problema dei migranti", conclude.
© RIPRODUZIONE RISERVATA