(ANSA) - VENEZIA, 7 SET - Un inno alla propria madre comealla madre di tutto: la Natura. E' quello che ha portato ilfilosofo-regista americano Terrence Malick con il suo primodocumentario Voyage of Time in corsa a Venezia (dove è stato ilpiù applaudito dei film in concorso). "Madre dove sei? Camminavicon me in silenzio prima che nascessi", queste le prime paroledella voce narrante di Cate Blanchett. Da qui 90 minuti di splendide immagini: dal mondomicrocellulare alla lava che incontra il mare, dalla via latteaai pianeti, dal Big Bang ai colori delle cellule. E ancoradall'era Mesozoica, con immagini di dinosauri e uominiprimitivi, fino al giorno d'oggi con sequenze di città vistedall'alto, con scene di povertà in India, con persone chepraticano Tai Chi in un parco. Descritto dallo stesso registacome "uno dei miei più grandi sogni", questo film di montaggiomostra, appunto come in un sogno, l'infinita grandezza dellanatura, la sua indifferenza leopardiana e la sua crudeltà nelrigenerasi con morti e rinascite.
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