BRUXELLES - Resta ancora aperta la partita per la formazione dei gruppi al Parlamento europeo, almeno per quanto riguarda il M5S, orfano ancora di una famiglia politica a Strasburgo. La "deadline del 25 giugno, fissata dal Parlamento europeo, per comunicare la formazione dei gruppi è solo amministrativa", fanno sapere fonti del movimento, precisando che "la delegazione del 5 Stelle al Parlamento europeo sta lavorando e si prende ancora qualche giorno di riflessione prima di comunicare la propria collocazione europea". Le stesse fonti precisano che "il dialogo continua" e che i 5stelle vogliono "un cambiamento vero e non ipocrita dell'Unione europea". Per questo - sottolineano - "ci impegniamo da subito a collaborare con tutti quelli che vogliono superare le politiche di austerity che hanno bloccato lo sviluppo dell'Italia e di molti altri Paesi europei".
Altre fonti ben informate a Bruxelles parlano invece di "trattative tutte in salita" con altri gruppi, partiti e movimenti, e di "difficoltà" incontrate dai 5 stelle, anche dopo la chiusura di alcuni gruppi come i Verdi europei. Non si esclude dunque la possibilità che la delegazione dei 14 europarlamentari pentastellati possa trovarsi isolata a Strasburgo qualora trovasse delle porte chiuse col rischio di convergere nel gruppo dei non iscritti. Ipotesi per nulla gradita ai M5S.
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