L'Ue chiede a Microsoft informazioni sui rischi dell'intelligenza artificiale

BRUXELLES - La Commissione europea ha chiesto a Microsoft ulteriori informazioni sui rischi delle funzionalità dell'intelligenza artificiale (Ia) generativa di Bing, in particolare 'Copilot in Bing' e 'Image Creator by Designer'.

Il sospetto è che Bing possa aver violato le norme europee sui servizi digitali (Dsa) sui rischi dell'Ia, come le cosiddette "allucinazioni", la diffusione virale di deepfake, nonché la manipolazione automatizzata di servizi in grado di trarre in inganno gli elettori.

Facendo seguito a una prima richiesta di informazioni, l'esecutivo comunitario chiede ora a Bing di fornire documenti e dati interni che non sono stati divulgati nella sua precedente risposta. Ai sensi del Dsa, i servizi designati, tra cui Bing, devono effettuare un'adeguata valutazione del rischio e adottare le rispettive misure di mitigazione del rischio. L'Ia generativa è uno dei rischi identificati dalla Commissione nelle sue linee guida sull'integrità dei processi elettorali, in particolare per le prossime elezioni del Parlamento europeo di giugno.

Il gruppo di Seattle avrà tempo fino al 27 maggio per fornire i documenti e i dati interni richiesti. Nel caso in cui Bing non risponda entro i termini, Palazzo Berlaymont può imporre ammende fino all'1% del reddito totale annuo o del fatturato mondiale del fornitore e sanzioni periodiche fino al 5% del reddito medio giornaliero o del fatturato mondiale annuo del fornitore. La Commissione può anche imporre multe fino all'1% del reddito totale annuo o del fatturato mondiale del provider per informazioni errate, incomplete o fuorvianti in risposta a una richiesta di informazioni. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA