Libia, Saif dal carcere: non ho avvocato

'Trattato bene ma soffro per l'isolamento'. Rischia pena morte

(ANSA) - ROMA, 30 DIC - Saif al Islam, secondogenito del defuntoleader libico Muammar Gheddafi, ferito e catturato il 19novembre scorso e rinchiuso nel carcere di Zintan si lamenta dinon aver ancora avuto la possibilita' di nominare un legale.Saif, 39 anni, e' apparso in buone condizioni di salute, a partela ferita alla mano destra. ''Mi trattano bene, ma soffro perl'isolamento'', confessa. Accusato di corruzione, rischia lapena di morte, se riconosciuto colpevole anche di crimini diguerra.

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