L'Eurocamera promuove il lussemburghese Hansen all'agricoltura

Fonti: 'Sostegno da parte della maggioranza dei coordinatori'. L'Aula di Strasburgo dovrà confermare l'intero collegio

Dopo poco più di tre ore di audizione, i coordinatori dei gruppi politici della commissione Agricoltura dell'Eurocamera hanno dato il loro via libera a larga maggioranza, senza ulteriori domande, alla nomina del lussemburghese Christophe Hansen come prossimo commissario europeo all'Agricoltura e all'alimentazione. E' quanto apprende l'ANSA da fonti parlamentari, anche se la nomina definitiva arriverà solo dopo che l'intero collegio verrà approvato dalla plenaria del Parlamento europeo e successivamente dal Consiglio Ue. Non avrebbero dato il via libera pieno al politico lussemburghese i rappresentanti della Sinistra, dell'Europa delle Nazioni Sovrane e dei Patrioti per l'Europa. A promuoverne la nomina invece sono stati i gruppi del Ppe, dei Socialisti & Democratici, dei liberali di Renew, dei Verdi e dei conservatori di Ecr. 

Il politico lussemburghese - che sarà supervisionato direttamente dal vicepresidente esecutivo alla Coesione e le riforme, Raffaele Fitto - si è impegnato a promuovere una strategia per il ricambio generazionale, a garantire sostegno al reddito e ad accelerare l’autorizzazione dei biopesticidi. Il tutto nel quadro di una nuova visione per l’agricoltura che Ursula von der Leyen ha promesso di presentare entro i primi cento giorni di mandato, e che prenderà le mosse direttamente dalle raccomandazioni del Dialogo sul futuro dell’agricoltura, il forum lanciato a gennaio dalla presidente della Commissione europea per rispondere alle proteste dei trattori che hanno scosso l'Europa nei mesi scorsi. La nuova ‘Visione’ getterà le fondamenta della nuova Pac post 2027, su cui una proposta della Commissione europea è attesa in estate. 

Nel quadro della Pac, Hansen si è impegnato di fronte agli eurodeputati a migliorare l’attuale situazione socioeconomica degli agricoltori, a garantire loro “un reddito equo” rispondendo a una delle richieste al centro delle proteste dei trattori che hanno travolto l'Unione Europea nei mesi scorsi, stimando che il reddito medio di un'azienda agricola familiare ammonta a circa il 60% del salario medio nell'Ue.

Focus dei prossimi cinque anni del lussemburghese sarà inoltre dare impulso a una strategia per il ricambio generazionale "dal momento che appena il 10% degli agricoltori è sotto i 40 anni", ha puntualizzato, assicurando che - se confermato nel ruolo - sarà un commissario "boots on the ground (sul campo, ndr)". Rispondendo alle molteplici preoccupazioni degli eurodeputati, molti dei quali italiani, ha promesso di lavorare per garantire l'applicazione degli standard ambientali dell'Ue da parte di qualsiasi importazione nel rispetto dell'Organizzazione mondiale del commercio. "Una delle principali preoccupazioni espresse dagli agricoltori durante le loro proteste è che i nostri produttori sono tenuti a rispettare standard più elevati rispetto agli altri", ha motivato.

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