(ANSA) - VENEZIA, 31 MAR - Il kosovaro Fisnik Bekaj, 25 anni,uno dei componenti della cellula jihadista arrestati ieri aVenezia, lo vedevano spesso a pregare nella moschea di Mestre,in via Fogazzaro. E oggi il centro culturale islamico, amaggioranza bengalese, vive ore convulse, per il rischio dichiusura. Nulla a che vedere, al momento, con l'inchiesta dellaProcura veneziana, ma con i permessi all'utilizzo di questo exnegozio come luogo di culto. Per sanare alcuni abusi il Comuneaveva dato ai responsabili tre mesi di tempo, in scadenza oggi.Il controllo della polizia municipale nel centro culturale ècoinciso però con l'emotività del giorno dopo il blitzanti-terrorista. Così in strada è tornato il comitato locale deiresidenti per chiedere di chiudere la moschea. Oltre a Fisnik,pare che anche gli altri due arrestati frequentassero il centromestrino. "Noi non possiamo chiedere i documenti a chi viene quia pregare" ha detto il portavoce, Syed Kamrul, confermando diaver visto alla moschea uno dei tre arrestati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA