BRUXELLES - "Prendiamo nota della decisione del governo di Gibilterra" di lasciar andare la petroliera iraniana "e accogliamo con favore tutti gli sforzi per allentare le tensioni nell'area". Così un portavoce della Commissione europea a chi chiede se la mossa di Gibilterra possa contribuire a migliorare la situazione nello stretto di Hormuz.
La petroliera iraniana Grace 1, sequestrata a Gibilterra a luglio con l'accusa di trasportare petrolio in Siria e successivamente rilasciata, ha lasciato oggi il porto del territorio britannico. Lo riporta la Bbc. La localizzazione marittima mostra la petroliera che si sposta verso est, nel Mediterraneo, e segnala Kalamata, in Grecia, come destinazione del viaggio. Ieri Gibilterra aveva respinto una richiesta degli Stati Uniti di confisca della nave, che ha cambiato il suo nome da Grace 1 a Adrian Darya-1.
Gibilterra aveva dichiarato di non poter ottemperare alla richiesta di Washington di emettere un nuovo ordine di sequestro, perché le sanzioni statunitensi contro l'Iran non si applicano nell'Unione europea. Teheran aveva riferito che era pronta a inviare una scorta navale verso la Adrian Darya-1. Il sequestro della nave iraniana, avvenuto il 4 luglio, aveva scatenato una crisi diplomatica tra Regno Unito e Iran, che si è intensificata dopo che Teheran ha a sua volta sequestrato una petroliera battente bandiera britannica e di proprietà svedese, la Stena Impero, nel Golfo.
La nave britannica resta sotto sequestro delle autorità iraniane, e un portavoce del ministero degli Esteri di Teheran ha riferito che sono in attesa di un ordine del tribunale, prima di poter rilasciare la nave, sottolineando che non c'è "nessun collegamento" tra i due sequestri di navi. Non è chiaro il motivo per cui la petroliera iraniana sia in viaggio verso Kalamata, in Grecia. Secondo quanto riferito da Bloomberg, due broker marittimi hanno suggerito che le acque al largo del piccolo porto potrebbero essere un possibile luogo per i trasferimenti del carico da nave a nave.
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