(ANSA) - BERLINO, 6 FEB - L'umanità che a Teheran sale sultaxi dell'improvvisato autista Jafar Panahi è piena di slanci edi vita e solo sullo sfondo si sente il rumore del regime. ConTaxi, film in concorso al Festival di Berlino, il registaperseguitato e di fatto impossibilitato a creare ci mette lafaccia e racconta con poesia la sua città e la sua gente senzaaffondare la lama. Il film, applaudito alla Berlinale, non haavuto conferenza stampa, in quanto Panahi non ha avuto ilpermesso di lasciare il Paese.
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