(ANSA) - ROMA 9 MAR - Nonostante il titolo, Il pugile delDuce, non c'è neppure l'ombra di Mussolini nei 90 minuti deldocu-film di Tony Saccucci, in sala con l'Istituto Luce dal 21marzo (Giornata mondiale contro il razzismo). Perché questastoria vera, quanto incredibile, di Leone Jacovacci, campioneeuropeo nel 1928, nasconde qualcosa che il regime vollecensurare: il pugile, tanto amato dalle piazze, era infattitanto italiano quanto nero. Esattamente: metà italiano e metàcongolese, e un campione 'nero' allora era improponibile. Una storia straordinaria la sua, volutamente sepolta e solo dapoco venuta alla luce grazie a Mauro Valeri, sociologo e autoredel saggio biografico 'Nero di Roma' da cui è liberamente trattoil film. E c'è da raccontare di questo Jacovacci, grazie anchearchivi Luce, un uomo forte quanto intelligente che passaattraverso molti paesi, dall'Inghilterra alla Francia,adottando, ad hoc, identità e paesi di provenienza, il tutto perpoter combattere nonostante il colore della pelle.
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