BRUXELLES - Sam Altman colpisce ancora. Il Financial Times ha stretto un accordo con OpenAI per concedere in licenza il proprio materiale alla start up che ha lanciato ChatGpt perché venga utilizzato per addestrare i modelli di intelligenza artificiale (IA).
Secondo i termini dell'accordo, il materiale fornito in licenza alla società di Altman contribuirà allo sviluppo di una tecnologia di IA generativa in grado di creare testo, immagini e codice indistinguibili dalle opere umane. Dal canto suo, ChatGpt potrà rispondere alle domande degli utenti con brevi riassunti di articoli del Ft e con collegamenti al sito.
"Oltre ai vantaggi per il Ft, ci sono implicazioni più ampie per il settore: è giusto, ovviamente, che le piattaforme di IA paghino gli editori per l'uso del loro materiale", ha dichiarato John Ridding, amministratore delegato del Ft. "OpenAI comprende l'importanza della trasparenza, dell'attribuzione e del compenso, tutti elementi essenziali per noi", ha dichiarato ancora il manager sottolineando che "è chiaramente nell'interesse degli utenti che questi prodotti contengano fonti affidabili".
Quello con il Ft è il quinto accordo di questo tipo concluso da OpenAI nell'ultimo anno, dopo quelli stipulati con la statunitense Associated Press, il tedesco Axel Springer, proprietario di testate come Bild e Politico, il francese Le Monde e lo spagnolo Prisa Media.
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