Europa
Mercoledì 23 Ottobre 2024
Il Consiglio Ue adotta il pacchetto di aiuti da 35 miliardi all'Ucraina
La decisione chiude l'iter all'indomani dell'approvazione da parte dell'Eurocamera
BRUXELLES - A seguito della conclusione positiva della procedura scritta, il Consiglio dell'Ue ha adottato il pacchetto di assistenza finanziaria all'Ucraina, comprendente un prestito eccezionale di assistenza macrofinanziaria fino a 35 miliardi di euro e un meccanismo di cooperazione in materia di prestiti che sosterrà l'Ucraina nel rimborso di prestiti fino a 45 miliardi forniti dall'Ue e dai partner del G7. Lo comunica la presidenza ungherese di turno. Non fa parte del pacchetto approvato la modifica sulla durata dell'immobilizzazione degli asset sovrani russi che deve essere approvata all'unanimità.
Il Consiglio dell'Ue ha adottato in particolare il Regolamento e i due atti di esecuzione che fanno parte del pacchetto teso a rendere operativa la decisione assunta al vertice G7 di giugno in Puglia, sotto Presidenza italiana, di fornire all'Ucraina un nuovo prestito di circa 45 miliardi di euro da rimborsare tramite i profitti straordinari derivanti dai beni sovrani russi immobilizzati. L'adozione da parte del Consiglio segue l'accordo del 9 ottobre al comitato dei rappresentanti permanenti dei 27 presso l'Ue e chiude l'iter all'indomani dell'approvazione da parte del Parlamento europeo del Regolamento che istituisce il Meccanismo di cooperazione per i prestiti all'Ucraina e fornisce assistenza macrofinanziaria eccezionale dell'Ue all'Ucraina per un importo fino a 35 miliardi di euro.
Dopo l'accordo finale in Consiglio Ue sugli aiuti all'Ucraina, si sta delineando l'attesa, da quanto si apprende a Bruxelles, che l'Ue e gli Usa parteciperanno per 20 miliardi di dollari ciascuno al prestito a Kiev, mentre Regno Unito, Canada e Giappone a loro volta dovrebbero avere una quota da 3,3 miliardi di dollari ciascuno. Ogni paese o entità effettuerà il proprio prestito. Il rimborso del prestito e degli interessi deriverà poi dagli utili inattesi generati dagli asset russi immobilizzati.
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