I popolari, Renew e i socialisti al lavoro su un patto di coalizione

Si punta a concluderlo entro il 27 novembre

BRUXELLES - I mediatori dei gruppi del Ppe, di Renew e dei Socialisti Ue stanno lavorando ad un "patto scritto di coalizione", per rompere l'impasse sulle nomine dei commissari europei. Lo apprende l'ANSA da fonti parlamentari. Il patto di coalizione, che nascerebbe da un idea dei liberali, sarà controfirmato, in caso di accordo, dalle leadership dei tre gruppi e "sarà largamente basato sule linee guida promosse da Ursula von der Leyen a luglio dopo il suo voto", spiegano le fonti. Il documento dovrebbe essere "relativamente snello" in modo da poter essere concluso in tempo per permettere il voto sulla Commissione il 27 novembre.

"L'accordo ci sarà e il 27 novembre voteremo la nuova Commissione europea, non ci siamo mai stancati di lavorare per trovare un'intesa e anche in queste ore sono in corso incontri importanti tra il Partito popolare europeo e i Socialisti per sbloccare la situazione", scrive Fulvio Martusciello, capodelegazione di Forza Italia al Parlamento. "Siamo certi che prevarrà la ragione e attendiamo il dibattito di domani al Parlamento di Madrid per capire quando i coordinatori potranno riunirsi e finalizzare l'intesa".

Tra i tre gruppi filtra un prudente ottimismo anche se, viene spiegato, "tutto può precipitare da un momento all'altro". Una prima stesura dovrebbe essere presentata domani in mattinata al bureau dei rispettivi gruppi. Se dovesse esserci la fumata bianca sul nuovo testo, l'approvazione dei sei vicepresidenti dovrebbe essere entro questa settimana. "Si tratta di un intesa solo sui sei, quello che avverrà alla plenaria nel voto sulla Commissione è una cosa separata", spiegano le stesse fonti facendo intendere che non è certo che tutte le delegazioni dei rispettivi gruppi alla fine diano la luce verde per la Commissione von der Leyen.

"Lavoriamo perché si compiano gli accordi chiusi l'estate scorsa con le tre grandi famiglie politiche europee" per attuare le nomine concordate nella Commissione Europea e "il governo spagnolo dà tutto il suo appoggio e riconoscimento a Teresa Ribera, senza dubbio la migliore candidata" all'esecutivo Ue, ha detto la portavoce dell'esecutivo spagnolo, Pilar Alegria, al termine di una riunione del consiglio dei ministri. "Chi deve dare spiegazioni è il Pp e il signor Feijoo", ha detto Alegria riferita al leader Alberto Nunez Feijoo, nel definire "le sue dichiarazioni totalmente irresponsabili" in relazione al veto annunciato dall'esponente dei popolari alla Ribera "fino alle ultime conseguenze". "Una delle domande da farsi è se Feijoo proietti la sua frustrazione e la mancata leadership fuori dalla Spagna, trasferendo la sua totale mancanza di responsabilità all'Unione Europea", ha aggiunto. "Non si possono scuotere in questo modo le istituzioni europee", ha concluso la Alegria.

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