Facebook, una war room contro disinformazione su elezioni Ue

ROMA - In vista delle elezioni europee di fine maggio, Facebook ha aperto una "war room", una sala operativa in cui decine di persone lavorano per contrastare la diffusione di fake news volte a orientare l'opinione pubblica. La sala, allestita nella sede di Facebook a Dublino, ricalca quella predisposta negli Stati Uniti l'anno scorso, per vigilare sulle elezioni di metà mandato, e quella creata a Singapore per le più recenti elezioni indiane.

Come raccontano il Guardian e il New York Times, tra le testate che hanno visitato la "war room" europea, sono una quarantina le persone chiamate a monitorare cosa accade su Facebook. Questi dipendenti, coadiuvati da team di esperti, hanno il compito di ripulire il social da fake news, account falsi e interferenze estere. Il controllo avviene nelle diverse lingue parlate nei 27 Paesi (28 con il Regno Unito) che tra il 23 e il 26 maggio andranno a votare per rinnovare il Parlamento Ue.

"Stiamo affrontando una sfida di sicurezza. Ci sono una serie di attori che vogliono manipolare il dibattito pubblico", ha spiegato Nathaniel Gleicher, responsabile della sicurezza informatica di Facebook. Tuttavia, ha osservato, "in una situazione del genere una singola organizzazione non basta. C'è bisogno del maggior numero possibile di persone concentrate sul problema". La "war room" è l'ultima mossa di Facebook per proteggere il dibattito pre-elettorale in Ue. Nei mesi scorsi la società di Mark Zuckerberg ha rafforzato le regole sulle inserzioni politiche per evitare che la pubblicità sia usata da Paesi terzi per interferire nelle elezioni, come accaduto con i post di troll russi durante le Presidenziali Usa del 2016.

 

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