BRUXELLES - "La vendita di libri elettronici di seconda mano su un sito Internet deve essere autorizzata dagli autori, poiché costituisce comunicazione al pubblico". Lo ha stabilito con una sentenza la Corte di Giustizia Ue intervenendo su un caso presentato da due associazioni di difesa degli interessi degli editori dei Paesi Bassi, la Nederlands Uitgeversverbond (NUV) e la Groep Algemene Uitgevers (GAU), che sostengono che la società Tom Kabinet violi i diritti d'autore dei loro associati, mettendo a disposizione degli utenti del proprio sito Internet copie digitali di libri.
Le due associazioni avevano presentato ricorso al tribunale dell'Aia per chiedere di vietare alla Tom Kabinet la fornitura di libri elettronici ai membri di un club di lettura su Internet senza l'autorizzazione degli editori e autori. La Tom Kabinet si era difesa dalle accuse appellandosi al diritto di distribuzione, ma la Corte ha stabilito che la fornitura di libri tramite download su Internet ad uso permanente non rientra in questo diritto.
Tale regola applicata ai libri elettronici "rischierebbe di incidere sull'interesse dei titolari di ricevere un adeguato compenso", dato che le copie digitali di libri elettronici non si deteriorano e quindi possono considerarsi come nuovi sul mercato di seconda mano. La Corte ha dichiarato che la fornitura al pubblico, mediante download, di un libro elettronico per un uso permanente rientra nella nozione di "comunicazione al pubblico" ai sensi della direttiva 2001/29 sul diritto d'autore.
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