BRUXELLES - La normativa italiana per cui l'accesso ai sistemi di distribuzione dell'elettricità 'chiusi' è limitato a certi utenti è contraria al diritto dell'Ue. Lo stabilisce la Corte di giustizia europea, in una sentenza con cui risponde al Tar della Lombardia, e mette un punto fermo sulle cause riunite di Solvay Chimica Italia, Versalis, e Sol Gas Primari contro l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi).
La tre società sono proprietarie o gestiscono reti private per la distribuzione di energia elettrica, classificate come sistemi di distribuzione chiusi, poiché distribuiscono energia in un sito industriale, commerciale o di servizi condivisi geograficamente limitato, escludendo le forniture a clienti civili. L'Aeegsi, nel 2015 ha adottato una delibera con cui ha imposto nuovi obblighi. Le tre società hanno fatto ricorso chiedendo l'annullamento al Tar Lombardia, contestando il fatto che questa assoggettasse i sistemi di distribuzione chiusi alle norme applicabili alla rete pubblica.
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