"Torneremo a manifestare a Bruxelles il 26 febbraio e tutte le volte che sarà necessario, fino a quando non avremo ottenuto risposte esaustive rispetto ai bisogni che gli agricoltori italiani ed europei hanno". Lo ha annunciato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, al termine di un colloquio con la presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola, a Bruxelles.
Le risposte dell'Unione dovranno arrivare anche sul "tema della reciprocità" degli standard produttivi negli accordi commerciali con i Paesi terzi, ha indicato Prandini, sottolineando che "non c'è ancora una proposta chiara su come questo si voglia realmente regolamentare".
Prandini aggiunge inoltre che le misure promesse dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per alleggerire gli oneri amministrativi sulle spalle degli agricoltori sono in linea con le richieste avanzate da Coldiretti alla stessa presidente circa dieci giorni fa, a margine della protesta dei trattori davanti alla sede del Parlamento europeo, auspicando però che ora "alle parole seguano i fatti".
"Uno dei temi che come agricoltura italiana, come Coldiretti, avevamo sottoposto era la semplificazione burocratica: lei si è impegnata a studiare un regolamento di semplificazione - ha sottolineato Pradini -. Ci immaginiamo che questo verrà proposto il 26, quando ci sarà l'incontro di tutti i 27 ministri dell'agricoltura. Siamo in attesa di poterne studiare i testi". E sull'incontro con Metsola: "È andato particolarmente bene, ci ha dato disponibilità su tutti i temi centrali che riguardano oggi l'agricoltura europea e soprattutto quelle italiana".
Durante lo scambio, durato circa mezz'ora, Prandini e Metsola hanno "toccato tutto ciò che riguarda il protocollo legato al regolamento sul packaging, parlato di risorse comunitarie anche per quanto concerne i prossimi anni, di semplificazione, di emissioni in atmosfera". Prandini ha definito il lavoro "proficuo". Da parte di Metsola, ha sottolineato ancora il presidente di Coldiretti, c'è disponibilità a fare "tutti i passaggi dovuti per spostare in alcuni casi quelli che sono i regolamenti in termini di discussione con la prossima Commissione e contestualmente anche dare delle risposte concrete e veloci sui bisogni dei nostri imprenditori".
Commentando l'intesa in seno al governo sull'esenzione dell'Irpef agricola a sostegno degli agricoltori, Prandini ha detto: "tutto ciò che può portare a una diminuzione dei costi e degli oneri fiscali e previdenziali per quanto riguarda le imprese agricole non può che trovarci favorevoli". "Riteniamo che debba essere anche sottolineato un aspetto: il governo italiano è stato comunque quello che nell'ultima finanziaria ha stanziato di più in percentuale" a favore del settore agricolo "rispetto agli altri Stati membri", aggiunge. "Chiaramente, tutto ciò che può essere perfezionato va nella direzione che noi auspichiamo. Continueremo a lavorare, a ragionare, per fare in modo che quelle che sono le proteste diventino proposte e diventino poi risposte concrete rispetto ai bisogni rispetto dei nostri agricoltori".
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