ROMA - Utilizzare il 20% dello stanziamento del Fondo sociale europeo per finanziare il reddito di cittadinanza in Italia. E' la proposta su cui insiste il vicepresidente pentastellato del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo. A riguardo, sottolinea in un'intervista a Formiche, "lo scorso 6 ottobre il Parlamento europeo ha approvato il rapporto della mia collega Laura Agea. Metteremo sui tavoli che contano questa proposta, avanzata dall'unica istituzione europea democraticamente eletta".
Anche Castaldo, primo esponente del M5s a ricoprire una carica di peso in Europa dallo scorso novembre, si unisce al coro delle rassicurazioni sull'euro: "l'uscita dalla moneta unica è un'arma nucleare che nessuno ha intenzione di utilizzare", precisa, anche se esiste una "necessità impellente di riformare l'eurozona, tanto in riferimento alla governance, quanto alle politiche perseguite. Perfino il Fondo Monetario Internazionale ha riconosciuto i danni causati dal paradigma dell'austerity ai cittadini e alle economie europee".
Più in generale Castaldo chiede per l'Italia "il credito che è dovuto a tutti i governi" e sottolinea che la politica estera del Paese sarà "gettare ponti con tutti i partner che possano aiutare a utilizzare il metodo del dialogo". In tal senso, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi "possiede tutte le competenze per fare un ottimo lavoro".
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