(ANSA) - CANNES, 13 MAG - Riesce difficile accostare ilrealismo sentimentale di Claude Lelouch e il sarcasmo nero diPietro Germi, il cinema elegante e falsamente sperimentale delpopolare autore francese che segnò un'epoca con Un uomo, unadonna e la commedia di costume figlia dell'indignazione moraledel miglior neorealismo che costruisce l'affresco di Signore eSignori. Eppure la giuria di Cannes del 1966 riuscì in questodoppio salto mortale ecumenico, dividendo a metà l'ambito GrandPrix del festival (odierna Palma d'oro) tra i due film e i dueregisti, il francese e l'italiano, il parigino e il genovese cheprima la Sicilia e poi il Veneto adottarono un po' controvoglia.Adesso "Signore e Signori" rivive sulla Croisette - saràproposto il 14/5 nella sezione Cannes Classics -nell'impeccabile restauro realizzato dal laboratoriodell'Immagine Ritrovata grazie all'impegno congiunto dellaCineteca di Bologna, di Istituto Luce - Cinecittà e della DearFilm che lo realizzò per volontà di Robert Haggiag produttoreassieme a Germi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA