Bruxelles presenterà una strategia di sostegno 'ad hoc' per le aree rurali

BRUXELLES - "La visione a lungo termine per le aree rurali" che verrà presentata dalla Commissione Ue alla fine del mese, servirà ad offrire più opportunità e delle soluzioni mirate per tali aree, poiché occorre "evitare riprese asimmetriche e garantire che tutti i territori europei abbiano gli strumenti per riprendersi dalla pandemia".

Così la vicepresidente dell'Esecutivo Ue, Dubravka Suica, intervenendo ad un evento sulla transizione e la trasformazione delle aree rurali organizzato nell'ambito della settimana ESPON a Lisbona dal programma di cooperazione Ue specializzato in analisi delle politiche regionali, in collaborazione con la presidenza portoghese.

La vicepresidente ha sottolineato la necessità di sfruttare le opportunità emergenti dalla transizione verde e digitale Ue insieme alle lezioni della pandemia.

"Questo - ha aggiunto Suica - ci aiuterà ad identificare gli strumenti per una migliore la qualità della vita nelle aree rurali, raggiungere uno sviluppo territoriale bilanciato e stimolare la crescita economica in queste zone".

In particolare, secondo la vicepresidente, l'impiego di nuove tecnologie contribuirà ad elaborare una "nuova prospettiva di crescita" nelle aree rurali che vada "oltre l'agricoltura, l'allevamento e la silvicoltura", a beneficio del settore manifatturiero e dei servizi.

Nel corso dell'evento, moderato dal direttore di Espon, Wiktor Szydarowski, è intervenuto il ministro dell'Ambiente portoghese, Joao Pedro Matos Fernandes, che ha sottolineato come la dimensione territoriale sia il trait d'union tra il piano di ripresa e resilienza portoghese (Pnrr) ed il programma nazionale per la pianificazione del territorio, poiché, ha spiegato il ministro, "la questione del territorio deve essere al centro delle politiche pubbliche".

Il vicepresidente del Comitato delle Regioni europee (CdR), Vasco Cordeiro, ha poi indicato gli elementi per lui cruciali al fine di garantire una ripresa giusta e verde delle aree rurali: conoscenza a livello subnazionale, responsabilizzazione di tutti i livelli di governance e legislatori sensibili che mettano in atto "le giuste decisioni".

Espon, ha osservato Cordeiro, svolge e continuerà a svolgere un ruolo decisivo in queste tre aree fornendo dati a livello europeo, nazionale e subnazionale, senza i quali "non c'è decisione politica". Il vicepresidente ha, infine, lamentato la mancanza di partecipazione delle regioni nel processo decisionale in riferimento alla riforma della politica agricola comune (Pac) e alla struttura dei quadri finanziari pluriennali.

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