BRUXELLES - Senza 'no deal' il Regno Unito diventerà "all'improvviso" un Paese terzo, cosa che provocherà tra le altre cose "l'applicazione immediata del codice doganale con la reintroduzione dei controlli", i quali determineranno "gravi problemi come code all'uscita di tunnel o porti": lo ha detto il commissario Ue agli affari economici e alle dogane Pierre Moscovici, parlando degli effetti della Brexit 'disordinata'. Nel settore doganale "la preparazione delle imprese è fondamentale, e siamo ancora preoccupati su questo", nonostante sia la Ue che gli Stati membri abbiano "investito molto per informare pmi e operatori piccoli che non conoscono le procedure doganali". Anche alla frontiera irlandese torneranno i controlli: "In caso di 'no deal', tutte le merci che dal Regno Unito entrano in Irlanda dovranno essere controllate".
Ristabilire i controlli doganali "è una sfida notevole data la massa di traffico commerciale, con oltre 4 milioni di veicoli che si spostano ogni anno tra Dover e Calais, ovvero 11 mila al giorno", ha detto Moscovici. Anche l'Iva e le accise dovranno essere pagate alla dogane dagli importatori, cosa che "ha impatto sulle piccole imprese". E anche i passeggeri saranno coinvolti: "I visitatori avrebbero diritto al rimborso dell'Iva se presentano giustificativi per le merci acquistate in Ue, e i loro bagagli saranno oggetto di controlli doganali". Inoltre, "non potranno più portare alcune merci come i prodotti di origine animale o contanti sopra i 10mila euro".
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