LONDRA - La nuova legge anti-no deal, appena varata a Londra fra le polemiche, non pare destinata ad avere per ora effetti sull'istanza di rinvio della Brexit annunciata da Theresa May. La Camera dei Comuni, che con questa norma si è riservata il diritto di approvare o meno la durata della estensione chiesta dal governo all'Ue, voterà infatti per oggi su una mozione che si limita a prendere atto della proposta della premier di puntare a una proroga limitata al 30 giugno.
Aprendo il dibattito a nome dell'esecutivo Tory, il solicitor general Robert Buckland non ha peraltro escluso che l'Ue possa offrire un'estensione più lunga. Ha poi insistito sul concetto di proroga flessibile ribadendo che se il Regno sarà in grado di uscire entro il 22 maggio non dovrà partecipare al voto europeo, mentre se uscirà dopo, ma comunque entro fine giugno, i suoi eurodeputati eletti non occuperanno i loro seggi a Strasburgo. Matthew Pennycook, viceministro ombra laburista della Brexit, ha da parte anticipato che il Labour è pronto ad accettare anche un rinvio oltre il 30 giugno, definendolo "ragionevole".
"Vogliamo dare al Regno Unito tutte le ultime chance per riuscire" in un divorzio ordinato. Così il capo negoziatore della Ue per la Brexit Michel Barnier. "Al vertice di domani, da Theresa May ci aspettiamo una timeline, di come intende andare avanti", ha spiegato Barnier, sottolineando che "l'elemento nuovo" portatore di "attesa e speranza", è il negoziato della premier britannica con i Laburisti. Barnier ha inoltre ricordato che l'Ue è pronta a discutere di un'unione doganale con Londra.
"Il nuovo processo politico del negoziato trasversale" tra la premier britannica Theresa May ed il leader labour Jeremy Corbyn, per formare una maggioranza sull'Accordo di divorzio ai Comuni "è ciò che dà un senso alla domanda di un'estensione. La risposta spetta ai leader al vertice, ma la proroga deve essere utile per dare più tempo, se necessario, per riuscire nel processo politico in corso, per dare tutte le possibilità", ha detto Barnier.
"Un mancato accordo non sarà mai la decisione dell'Ue, ma sarà sempre responsabilità del Regno Unito dire cosa vuole fare", ha aggiunto il capo negoziatore dell'Ue per la Brexit.
Nel frattempo, a Londra anche la Camera dei Comuni, dopo quella dei Lord, ha approvato la legge che obbliga la premier Theresa May a chiedere un rinvio della Brexit oltre il 12 aprile, data in cui dovrebbe scattare l'uscita di Londra dall'Ue senza accordi. Inoltre il Parlamento - la regina Elisabetta dovrebbe firmarla nelle prossime ore - ha ora il potere di fare cambiamenti legalmente vincolanti - come quello sulla durata del rinvio - alla richiesta della premier all'Ue, che al momento dovrebbe puntare al 30 giugno.
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