(ANSA) - VENEZIA, 10 DIC - "Appena ho visto Roberto al suolosono stato subito accerchiato e preso in ostaggio. Da quelmomento la storia è terribile, fino a quando mi hannomiracolosamente rilasciato, dopo circa due ore mezzo in cui hopensato di morire". Sono le parole con cui Rino Polato, ilturista salvatosi nell'agguato dell'8 dicembre nella FevelasPrazeres, a Rio de Janeiro, racconta i momenti seguiti allauccisione dell'amico Roberto Bardella da parte di una bandacriminale. "Io e Roberto - spiega dopo il suo rientro in Italia -eravamo rientrati dalla visita al Cristo Redentore a Rio estavamo uscendo dalla città, verso la costa, quando, seguendo leindicazioni del navigatore, siamo entrati nel quartiere, poidimostratosi luogo pericolosissimo". "Sono bastati pochi secondiin cui Roberto, davanti a me in moto - aggiunge -, si èintrodotto nelle strade del quartiere che, una bandaprobabilmente di delinquenti comuni ci ha attaccato, forsescambiandoci per poliziotti, facendo fuoco su Roberto".
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