(ANSA) - VENEZIA, 8 SET - "E' un film libero", dice MarcoBellocchio di Sangue del mio sangue, in concorso a Venezia 72.La prima parte racconta di una suora di clausura (LidiyaLiberman) murata viva nella Bobbio medievale. La religione è trai temi cari al regista: "Non mi sono convertito, sono unanarchico sempre più moderato. Il potere però continua a darmifastidio, come quello della Chiesa di allora. Per tante cosecontinuo a essere in disaccordo, ma ammetto che abbiamo un Papapiù a sinistra della sinistra".
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