BRUXELLES, 19 OTT - E' in arrivo un maggiore sostegno finanziario ai progetti delle regioni dell'Ue in transizione e meno sviluppate: lo ha annunciato la Banca Europea per gli Investimenti (Bei), che ha deciso di aumentare la quota di finanziamenti riservati alle regioni interessate alla politica di coesione passando, entro il 2025, dal 30% attuale al 45%.
Inoltre, è stato deciso che, sempre entro il 2025, il 23% di tutti i finanziamenti della Bei concessi nell'Ue venga dedicato alle regioni meno sviluppate, ovvero quelle con un Pil procapite inferiore al 75% della media Ue. La Bei, a quanto si è appreso, ha deciso di riservare quasi un quarto dei suoi prestiti agevolati alle regioni meno sviluppate per garantire loro il necessario sostegno alla luce dell'aumento registrato da quelle in transizione, ovvero le regioni che hanno un Pil procapite tra il 75 e il 100% della media europea Le due iniziative fanno parte di un nuovo quadro per l'azione di coesione nel periodo 2021-2027.
Sono previsti anche una maggiore attenzione all'impatto climatico e all'innovazione, nonché l'accesso facilitato ai finanziamenti per le società a media capitalizzazione attraverso prestiti diretti. La vicepresidente della Bei Lilyana Pavlova, responsabile della politica di coesione e del finanziamento della coesione, ha commentato: "Dobbiamo garantire che nessuna persona o luogo venga lasciato indietro nella transizione dell'Europa verso un'economia e una società moderne, a basse emissioni di carbonio, resilienti ai cambiamenti climatici e digitali". Gli orientamenti delle azioni della Bei destinate a supportare lea politica di coesione 2021-2027 sono stati raccolti in un documento appena pubblicato che può essere consultato sul web al seguente indirizzo: https://www.eib.org/en/publications/eib-cohesion-orientation-2021-2027
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