(ANSA) - WASHINGTON, 20 DIC - Alcuni familiari delle vittimedell'attentato al gay club di Orlando hanno citato in giudizioTwitter, Facebook e Google per aver fornito con le loropiattaforme "supporto materiale" alla propaganda Isis econtribuendo a radicalizzare l'autore della strage, Omar Mateen.Le Corti finora sono state riluttanti a ritenere responsabili igiganti del web per i contenuti postati, ma se questa causasenza precedenti avesse successo, dicono gli esperti, potrebberivoluzionare il mondo dei social media. Nella causa, le famiglie di tre vittime sostengono che le trepiattaforme web "hanno fornito al gruppo terroristico dell'Isisaccount usati per diffondere la propaganda estremista,raccogliere fondi e attrarre nuove reclute". "Senza Twitter,Facebook e Google (YouTube), la crescita esplosiva dell'Isisdegli ultimi anni nel gruppo terroristico più temuto al mondonon sarebbe stata possibile", si legge nella citazione.
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