BRUXELLES - La vicenda della vendita dell'area di Piazza d'Armi, a Milano, supera i confini italiani e sbarca a Bruxelles. Comune, Regione Lombardia e Ministeri dell'ambiente, dell'economia e dei beni culturali riceveranno presto una lettera firmata dal Parlamento europeo, nel quale si chiede di ascoltare le preoccupazioni dei cittadini che chiedono di preservare la natura e la biodiversità dell'area. Lo ha deciso la commissione Petizioni dell'Eurocamera dopo aver ascoltato in audizione Diego Profili, membro del comitato 'Piazza d'Armi'. I cittadini chiedono la conservazione dei 35 ettari di spazio verde nell'area degli ex magazzini militari di Baggio, la cui proprietà nel 2016 è passata al Ministero dell'economia, il quale l'ha messa in vendita dando la possibilità agli acquirenti di costruirvi nuovi edifici. "Una decisione presa senza alcuna consultazione pubblica né processo partecipativo", ha evidenziato in aula Profili. A difesa della causa si è spesa anche l'eurodeputata milanese Eleonora Evi (M5S). "Bisogna trovare una quadra - ha spiegato Evi - perché se è vero da un lato che è necessario far cassa per affrontare tutte le sfide di bilancio che abbiamo, è anche vero che bisogna tutelare un'area così in una città come Milano pesantemente colpita dall'inquinamento atmosferico, che ci porterà probabilmente a subire una multa europea. Bisogna iniziare a considerare i costi ambientali e sociosanitari nelle valutazioni matematiche di queste operazioni".
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