Un cucciolo regalo per le feste
Guinzagli, collari e pettorine

Situazione parecchio comune di questo periodo: è arrivato un cucciolo durante le feste e non sapete come orientarvi, soprattutto per quanto riguarda il suo “corredo” per andare a spasso.

Avete notato quanto spazio è dedicato in un “pet store” agli strumenti da passeggiata? Districarsi in una giungla così vasta non è semplice e spesso non sappiamo proprio cosa scegliere: cerchiamo di capire quali strumenti sono adatti e quali invece no. rima di tutto diciamo che sono sconsigliati tutti gli strumenti coercitivi, senza neanche parlare di strumenti di tortura quali collari elettrici o con le punte che, grazie al cielo, iniziano a essere malvisti anche da tanti rivenditori. Parliamo di collari “a strangolo” o semi-strangolo, per i quali basta il nome a definirne lo scopo. Ovviamente li sconsiglio perché sono dolorosi per il cane e perché gli inibiscono l’utilizzo della testa, così importante per comunicare a noi e ai propri simili le sue intenzioni. Molti li utilizzano perché convinti che sia l’unico modo per evitare che il cane tiri, ma se il soggetto in questione è davvero un “buon tiratore” lo fa anche con tali strumenti, addirittura ci sono cani che arrivano a lesionarsi pur di continuare nella loro condotta!

E allora come fare se tira?
Esistono oggi altri metodi per insegnare al nostro amico a quattro zampe a non tirare al guinzaglio senza provocargli costrizioni o dolore. Alludiamo in particolare a un prodotto: la pettorina “easy walk” che, mediante la sua particolare forma e il fatto di poter agganciare il guinzaglio sotto il collo (e non sopra) inibisce sensibilmente l’impeto del cane. Tale strumento rientra nella fascia dei “correttivi” di cui è consigliato l’utilizzo solo con la supervisione di un educatore cinofilo. Esistono poi anche dei “palliativi”, come i guinzagli con molla, che dovrebbero ammortizzare la portata della trazione, ma preferirei correggere e non sopportare al meglio...

Il collarino tradizionale
Passando ad analizzare gli altri prodotti, troviamo il tradizionale collarino a fettuccia, che può essere utilizzato se il cane non tira particolarmente; resta infatti la controindicazione di fare comunque trazione sul collo e impedire, come lo strangolo e il semi- strangolo, la libertà di annusare e di utilizzare la corretta comunicazione con i movimenti della testa.

Pettorina sì, ma quale?
Un capitolo a parte meritano le pettorine: sono quelle preferite dagli educatori cinofili e ne esistono in commercio una infinità ma, di fatto, discendono tutte da tre famiglie principali: Quella a “Y”, quella ad “H”o “romana” e quella “norvegese”. La pettorina a “Y” è la più comune, costa pochissimo e la si reperisce un po’ dappertutto, anche nel reparto animali del supermercato sotto casa. Dal punto di vista educativo e comportamentale non c’è nulla da eccepire, ma i veterinari spesso ne sconsigliano l’utilizzo - e a ragione - soprattutto per i cuccioli, in quanto la trazione avviene all’altezza delle scapole e potrebbe causar loro problemi articolari anche rilevanti. Per quanto riguarda la “norvegese”, è molto valida e non causa problemi al cane, ma è come una vera e propria imbracatura e, se di buona qualità, è anche bene imbottita. Ma si tratta di una derivazione dell’imbracatura dei cani da slitta: quindi è stata concepita per tirare...

Inoltre, essendo ancora poco diffusa è anche poco economica.
Alla fine, la scelta migliore ricade sempre sulla pettorina ad “H” o “romana”, in quanto risponde a tutte le caratteristiche ideali: non è dannosa per le articolazioni, è leggera ed è reperibile in tutti i negozi anche in versione economica. Tutte le pettorine consentono al cane la libertà di utilizzare liberamente la testa (fondamentale per la loro vita sociale) e di potersi godere al meglio la passeggiata con voi.

* Istruttore Cinofilo

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