Wsj, Mosca lavora a supergigante petrolio per rafforzarsi

(ANSA) - ROMA, 09 NOV - Mosca sta lavorando a un piano per fondere le sue più grandi compagnie petrolifere in un unico campione nazionale, un'operazione che rafforzerebbe la presa del presidente Vladimir Putin sui mercati energetici globali e sull'economia di guerra della Russia. A scriverlo è il Wall Street Journal in una esclusiva nella quale spiega che Rosneft Oil assorbirebbe il produttore statale Gazprom Neft, una sussidiaria dell'esportatore di gas naturale Gazprom, e la Lukoil.

La società risultante sarebbe il secondo produttore di greggio al mondo, dopo la saudita Aramco con una capacità di pompaggio di quasi tre volte la produzione di Exxon Mobil, il più grande produttore americano.

I colloqui, svoltisi negli ultimi mesi, potrebbero o meno sfociare in un accordo - scrive ancora il giornale - spiegando che tra gli ostacoli c'è l'opposizione di alcuni dirigenti di Rosneft e Lukoil, i fondi per pagare gli azionisti di Lukoil.

Interrogato in proposito un portavoce del Cremlino ha detto di non essere a conoscenza dei fatti mentre un portavoce di Rosneft ha detto che il resoconto del Wall Street Journal era falso, in base alle informazioni a sua disposizione affermando che l'articolo "potrebbe essere finalizzato a creare vantaggi di mercato competitivi nell'interesse di altri partecipanti al mercato". E un portavoce di Lukoil ha affermato che né la società né i suoi azionisti erano in procinto di negoziare una fusione "con nessuna delle parti in quanto ciò non sarebbe nell'interesse della società". (ANSA).

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