Quotidiano Energia - Proprio mentre il Governo approva la “gas release”, che dovrebbe estendere le attività upstream fino a 15 mld mc in 10 anni e dimezzare i tempi delle concessioni, arriva l’ennesima raffica di revoche e riperimetrazioni a seguito dell’entrata in vigore del Pitesai.
Nel Buig n. 10 del 2022, pubblicato lunedì dal Mite, figurano 11 provvedimenti di revoca del permesso di ricerca e una revoca parziale con contestuale riperimetrazione, in attuazione del DM 28 dicembre 2021 n.548 di approvazione del Pitesai.
In dettaglio, i provvedimenti di revoca riguardano i permessi di ricerca Mutignano e Ortona di Eni, Fosso Valdienna di TotalEnergies EP, Jolanda di Savoia e Ponte del Diavolo di Aleanna, Badile di Apennine Energy, Civita di Rockhopper, Santa Croce di Irminio e Fiume Aniene, Sora e Lago del Salto di Lumax Oil.
Sul bollettino anche la revoca parziale e riperimetrazione del permesso di ricerca Serra S. Bernardo di Eni, dove le attività potranno proseguire esclusivamente con obiettivo a gas nelle porzioni di area idonea.
Ancora Eni ha presentato una istanza di rinuncia parziale della concessione di coltivazione A.C21.AG nella Zona A Mare Adriatico, la cui estensione scende da 99,84 a 12,27 kmq, ma al tempo stesso ha chiesto la proroga quinquennale delle concessioni di coltivazione A.C9.AG, A.C11.AG e A.C12.AG sempre nella Zona A Mare Adriatico.
Da segnalare infine il ritiro da parte di Aleanna delle istanze di rinuncia ai permessi di ricerca Belgioioso, Bugia e Fantozza, ubicati in Lombardia ed Emilia-Romagna.
Il Pitesai ha comportato sinora un rigetto di istanza di permesso di ricerca, 16 revoche di permessi di ricerca, 8 revoche parziali e contestuali riperimetrazioni di permessi di ricerca e 2 comunicazioni delle aree non idonee in cui è interdetta l’attività mineraria.
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