(ANSA) - ROMA, 20 APR - Nei primi tre mesi dell'anno, precisa Terna, il fabbisogno nazionale è in flessione del 4% rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-3,6% il valore rettificato) e in crescita dell'1% rispetto all'ultimo trimestre 2022.
Nel dettaglio, marzo ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (23) e una temperatura media mensile superiore di 2,5 gradi centigradi rispetto allo stesso mese del 2022. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall'effetto temperatura, è in diminuzione del 3,4%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di marzo 2023 è stata ovunque negativa: -5,3% al Nord, -5,2% al Centro e -4,4% al Sud e nelle Isole.
A marzo scorso, la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l'83,8% con la produzione nazionale e per la quota restante (16,2%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero, aggiunge Terna. La produzione nazionale netta è risultata pari a 22,2 miliardi di kWh (-8,9%).
La produzione delle fonti rinnovabili nel mese di marzo è stata data per il 30,3% da fotovoltaico, 29% dall'eolico, 18,9% dall'idrico, 16,8% da biomasse, 5% da geotermico. In crescita, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, la fonte eolica (+25,3%) e quella fotovoltaica (+15,1%), quest'ultima principalmente per effetto dell'incremento della capacità installata (+3,2 Gw rispetto a marzo 2022). In particolare, il 10 marzo 2023 Terna ha registrato il valore massimo storico di produzione oraria da fonte eolica, pari a circa 8,3 milioni di kWh. In diminuzione la fonte termica (-17,9%) e geotermica (-6,8%). Quanto alla fonte idrica, persiste lo stato di scarsità della risorsa confermato dal basso livello degli invasi, che risultano in linea con i valori di marzo 2022, osserva Terna.
Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a +22,3% per l'effetto combinato di una diminuzione dell'export (-21,3%) e di un aumento dell'import (+19,5%).
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